È la società che vanta la più ampia gamma al mondo di robot per la verniciatura e si posiziona fra le 10 aziende più tecnologiche nel settore della verniciatura industriale di tutto il globo. È CMA Robotics Spa, società friulana nata in un magazzino in affitto nel 1993 da un’idea delle menti brillanti di Paolo Piano, Sergio Della Mea e Marco Zanor e che ora vanta la presenza consolidata in 60 paesi, una joint venture con la Cina, tre sedi (Italia, Germania e Cina), una felice collaborazione con università italiane e straniere. 25 anni di successi che tutto lo staff si accinge ora a celebrare inaugurando la nuova sede in zona industriale a Pavia di Udine con un evento privato il 2 marzo.
I bracci meccanici che CMA Robotics crea sono robot antropomorfi che affiancano il lavoro manuale di verniciatura per precisione, abilità e sicurezza. Utilizzati nel settore industriale per la verniciatura di elementi in legno, metallo, plastica e ceramica, i robot vengono programmati anche per l’applicazione di vernici a polvere. Negli anni sono state sviluppate molte soluzioni innovative e adattabili a specifiche esigenze, non solo nell’aspetto meccanico: la tecnologia applicata ai robot è cresciuta di pari passo con l’evoluzione tecnica e ha portato CMA Robotics a diventare promotrice di vari programmi fra cui il self-teaching, una programmazione di auto-apprendimento che vede la macchina comprendere gesti e movimenti che le vengono “insegnati” dall’operatore per adeguarli successivamente alle necessità e alla velocità utili alla realizzazione del lavoro. L’addetto alla verniciatura quindi non è più a contatto diretto con le sostanze chimiche, ma svolge un’attività di controllo e gestione in un ambiente protetto.
Il futuro sembra davvero essere già arrivato nel cuore del Friuli: la tecnologia studiata da CMA anche in collaborazione con comparti di ricerca universitaria di spessore, in primis quella con le Università di Udine e Trieste, il National Robotics Engineering Center di Pittsburgh (USA) e il Wuhu Hit Robot Technology Research Institute (Cina), parla di auto generazione di programmi con un sistema di visione artificiale che permette al robot di riconoscere forma, dimensioni e caratteristiche dell’elemento da verniciare, tanto da generare in autonomia la migliore gestione del lavoro.
“Se pensiamo al domani – afferma Sergio Della Mea, titolare della società assieme a Marco Zanor – immaginiamo un utilizzo sempre più specifico della tecnologia applicata ai robot, tanto da permettere all’uomo di creare macchine capaci di comunicare fra loro. Quando tutto è cominciato nel 1993 io, Paolo e Marco abbiamo creduto nei nostri sogni e siamo riusciti a realizzarli. Paolo, nella sua prematura scomparsa, ci ha lasciato un’importante eredità che abbiamo portato avanti con orgoglio. Devo ringraziare la tenacia e la fiducia che hanno riposto in noi, non solo i dipendenti, i fornitori e i collaboratori, ma anche le aziende in tutto il mondo che hanno scelto e scelgono oggi noi friulani.”
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Francesca Casali
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